L'ORATORIO DI PAVIA DI UDINE NASCE L'8 DICEMBRE 1989 DA UN PICCOLO SEME CHE PORTAVA CON SE' LA PASSIONE PER L'EDUCAZIONE. E' CRESCIUTO COME UNA RETE DI RELAZIONI CHE SI E' ALLARGATA OLTRE IL CONFINE DEI SUOI MURI. L'ORATORIO E' UNA COMUNITÀ APERTA DI GIOVANI, ADULTI, BAMBINI, FAMIGLIE, RELIGIOSE, LAICI, PARROCCHIANI, ...

Oratorio

QUARESIMA 2024

  • Scritto da Jessica Soardo
  • Visite: 43

Ecco il cammino di Quaresima con tutti gli appuntamenti per i bambini delle elementari.

Tanta vita!

  • Scritto da Jessica Soardo
  • Visite: 53

Nel bel mezzo dei festeggiamenti per il nostro caro padre, maestro e amico don Bosco, la Vita Cattolica parla di noi e del bene che c'è nella nostra Collaborazione.

FESTA DI DON BOSCO

  • Scritto da Jessica Soardo
  • Visite: 83

Ecco tutte le informazioni per la festa (anzi "le feste!") di Don Bosco!!

UN DIO BUONO COME IL PANE

  • Scritto da Jessica Soardo
  • Visite: 131

Il pane è fra i più importanti ed elementari alimenti dell'uomo. La sua stessa parola "pan" vuol dire "universale". È sempre stato presente nella vita dell'uomo come nutrimento, facendo parte dell'alimentazione di tutte le culture. Metaforicamente parlando, il pane è anche simbolo del frutto del proprio lavoro "guadagnarsi il pane"; la sua presenza sulla tavola degli uomini è sinonimo della Provvidenza di Dio che a nessuno fa mancare il necessario per il suo sostentamento; se qualcosa a tavola non va giù basta mangiarla con un po' di pane che copre anche i sapori più amari. "È buono come il pane..." si dice di una persona quando questa è semplice e immediata e le sue azioni sono dettate da una bontà interiore che colpisce e magari ispira imitazione.

Il Vangelo di Luca ci racconta...

In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando era governatore della Siria Quirinio. Andavano tutti a farsi registrare, ciascuno nella sua città. Anche Giuseppe, che era della casa e della famiglia di Davide, dalla città di Nazaret e dalla Galilea salì in Giudea alla città di Davide, chiamata Betlemme, per farsi registrare insieme con Maria sua sposa, che era incinta. Ora, mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia.

I due sposi arrivano a Betlemme che in ebraico significa casa del pane, è significativo che Gesù nasca in una località che porta quel nome particolare e che venga posto, appena nato, in una mangiatoia!

Nei secoli precedenti la Sua venuta, la terra aveva prodotto fieno e grano in quantità per riempire le mangiatoie delle stalle, ma non aveva ancora dato il suo prodotto migliore: una spiga viva, irradiante nella sua carne rosea e paffuta, capace di nutrire tutti gli uomini e le donne fino alla fine dei secoli. È proprio questo pane vivo che Maria e Giuseppe deposero delicatamente nella mangiatoia della stalla. Certo, non era ancora pronta, la spiga, non era ancora matura, e quindi non era buona da mangiare. Tutt'al più poteva essere mangiata con gli occhi: Maria e Giuseppe ebbero quell'inestimabile fortuna; così pure i pastori e i magi. Per essere mangiata con la bocca, Gesù dovrà, nella sua Passione, lasciarsi macinare fino alla morte, cuocere al calore della risurrezione, per diventare alla fine quel pane vivo che nutre l'umanità. Dio ha tanto amato il mondo che ha voluto assolutamente farsi mangiare!

Natale Buono a tutti!

Sr Claudia