L'ORATORIO DI PAVIA DI UDINE NASCE L'8 DICEMBRE 1989 DA UN PICCOLO SEME CHE PORTAVA CON SE' LA PASSIONE PER L'EDUCAZIONE. E' CRESCIUTO COME UNA RETE DI RELAZIONI CHE SI E' ALLARGATA OLTRE IL CONFINE DEI SUOI MURI. L'ORATORIO E' UNA COMUNITÀ APERTA DI GIOVANI, ADULTI, BAMBINI, FAMIGLIE, RELIGIOSE, LAICI, PARROCCHIANI, ...

Oratorio

Universitari-lavoratori: per un pezzo di strada assieme...

  • Scritto da Jessica Soardo
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“Tutto pronto?” Questa è stata la domanda che mi ha fatto realizzare che dopo pochi giorni sarei partita per il primo incontro del gruppo Uni-Lav.

Essendo una scout la prima cosa che mi è venuto istintivo realizzare è stata una lista di cose da fare: valigia, stampare gli appunti universitari e un'altra manciata di commissioni da portare a termine prima della partenza.

Nascondere dietro meccanismi quasi automatici un anno di dubbi e perplessità riguardo la mia Fede e questa realtà, mi è sembrata la cosa giusta da fare. Nel mio bagaglio ho messo un paio di pregiudizi, due o tre insicurezze e qualche domanda di fede.

La data X corrispondeva al 3 novembre, giorno in cui ci sarebbe stato il primo incontro del gruppo ispettoriale per universitari e lavoratori, composto da ottanta ragazzi miei coetanei con cui avrei trascorso 3 giorni a Caorle all’insegna della conoscenza, verso gli altri e verso sé stessi.

Il giorno della partenza conosco la mia compagna di viaggio Marta, prima di quel momento era un viso noto ma niente di più. Arrivate entriamo in una sala gremita di persone, tutti volti a me sconosciuti. Dopo un giro veloce di presentazioni con i gruppetti vicino a me ci spostiamo nell’Auditorium, in cui dopo una veloce presentazione di tutto il gruppo avviene un primo momento di formazione .

Penso che la prima condivisione, anche se in piccoli gruppi mi abbia fatto capire perché eravamo lì, perché dei ragazzi così eterogenei avessero tutti deciso di fare un pezzo di strada assieme. La risposta coincideva con la frase riportata sulla copertina del quadernetto che ci era appena stato consegnato “come unificare la vita?” Ognuno era alla ricerca della propria dimensione di fede!
Capire concretamente come tenere insieme la vita nelle diverse dimensioni: studio, lavoro, affetti e impegno sociale. Il filo rosso che univa questi ambiti e dava un senso al tutto è la fede.

In questi tre giorni abbiamo affrontato il tema “L’essere carità”. La cosa che più mi è piaciuta di questa esperienza è stata la modalità con cui sono stati dati gli input, per poi fare una riflessione personale. Attraverso 4 testimonianze, una per ogni ambito ho potuto interrogarmi e confrontarmi con ragazzi che vivevano la mia stessa condizione.  L’ autenticità dei racconti di queste persone e i brani inseriti nel quadernetto hanno acceso qualcosa in me.

Tutte le riflessioni poi sono state calate nella realtà attraverso dei laboratori, simulando dei contesti di vita reale in cui applicare ciò che avevamo maturato nei giorni precedenti.

Di questo incontro porto a casa tanto, dai ragazzi che hanno vissuto con me questi giorni ai momenti passati in solitudine ad ascoltare lo sciabordio del mare. Quest’ esperienza mi ha mostrato come la virtù della carità veste ogni nostro gesto e come sia un atto politico fare del proprio meglio per il bene comune.  

Termino con questa frase di Madeleine Delbrêl  “Mio Dio, se tu sei dappertutto, come mai io sono così spesso altrove?” invitando tutti ad ascoltarsi, prendersi cura di sé e della propria spiritualità. Avendo il coraggio di riscoprirsi, affidarsi e di sapersi ricentrare su ciò che è importante e che fa stare bene.

Ilaria Cucchini

C'era una volta...

  • Scritto da Jessica Soardo
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C'era una volta... anzi!! C'è tutti i giorni!

Dopo aver finito la scuola, andiamo sul pulmino per andare al doposcuola. A noi piace tanto andare al doposcuola, perché lì facciamo tante attività e perché ci divertiamo, perché è bellissimo andare in oratorio e stare con tutti i più grandi che ci aiutano a fare i compiti e con i piccoli come noi.

Quando arriviamo a Pavia con il pulmino, scendiamo e troviamo gli educatori che ci mettono in fila e ci portano in oratorio. Mettiamo giù gli zaini, preghiamo e andiamo in mensa per mangiare. Dopo il pranzo si gioca un bel po' e poi si fa il buon pomeriggio!

E che cos'è il buon pomeriggio?

Nel buon pomeriggio diciamo una preghiera a Maria, a Gesù e all'angelo custode, perché ci vogliono bene e noi li ringraziamo anche tanto di essere con noi.

Anche noi vogliamo tanto bene a loro. In questi giorni nella nostra preghiera ricordiamo anche quei bambini che adesso sono in guerra.

Poi arriva il momento dei compiti, si aspetta che tutti gli altri li finiscano tutti e poi si va fuori a giocare. Dopo un po' c'è la merenda e si gioca un altro po' prima che arrivino i nostri genitori.

Ci piace andare al doposcuola perché...

"... mi piace fare i compiti!"

"... perché giochiamo tanto!"

"... perché stiamo insieme!"

"... perché facciamo tanti giochi!"

"... perché ci divertiamo!"

I bambini di 1^ elementare

Doposcuola Regolamento

  • Scritto da Elia Fabbro
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Doposcuola REGOLAMENTO

La proposta Dal 1998 l’Oratorio Don Bosco ha avviato un Doposcuola per sostenere e accompagnare i ragazzi nel loro percorso scolastico e di crescita personale e rispondere ai bisogni delle famiglie che non hanno disponibilità di tempo per seguire i propri figli durante il pomeriggio. Al Doposcuola è possibile fare i compiti, ma anche trovare un ambiente accogliente in cui giocare e socializzare con i coetanei. Per chi desidera, c’è anche la possibilità del pranzo. Importante è la continuità e la collaborazione tra famiglia, scuola e comunità educante; per questo motivo sono previsti periodici incontri fra gli educatori del Doposcuola, gli insegnanti e i genitori. Al fine di migliorare il servizio e creare una sana collaborazione, si chiede ai genitori di comunicare ai coordinatori di riferimento tutte le informazioni, scolastiche e personali, riguardanti i propri figli. Il Doposcuola garantisce in linea orientativa lo svolgimento di tutti i compiti scritti. Si invita i genitori prima dell’uscita dal doposcuola di incontrare gli educatori di riferimento per verificare la situazione giornaliera dei bambini.

Come funziona il servizio?

1. STILE E AMBIENTE EDUCATIVO Le relazioni che verranno a costruirsi nel plesso scolastico, mantengono le caratteristiche dello stile educativo delle Case Salesiane fatto di cordialità, amicizia, rispetto delle persone e delle cose, con particolare attenzione alla crescita integrale dei bambini, ragazzi e giovani. A tutti viene richiesto di collaborare affinché l’ambiente conservi il suo stile accogliente, ordinato e dignitoso. La presenza quotidiana di educatori disponibili al dialogo personale è un'opportunità che vogliamo offrire a chi frequenta i nostri servizi.

2. IL PERSONALE EDUCATIVO I doposcuola gestiti dall’Associazione “APS Il Ponte” si avvalgono di un’equipe educativa formata da suore Figlie di Maria Ausiliatrice ed educatori con esperienza e professionalità, a cui sono affiancati animatori ed adulti volontari e ragazzi del Servizio Civile Universale e Solidale FVG. L’Associazione prevede l’inserimento di educatori per bambini e ragazzi disabili in accordo con i servizi e la famiglia. L’ APS Il Ponte garantisce un personale costantemente aggiornato sulle tematiche educative e didattiche, in particolare sulla gestione e accompagnamento allo studio di bambini e ragazzi con difficoltà scolastiche e disturbi specifici dell’apprendimento (DSA, BES, ADHD).

3. DESTINATARI E DESCRIZIONE DEL SERVIZIO Il Doposcuola è un servizio rivolto ai bambini frequentanti la Scuola Primaria di Lumignacco e si svolgerà presso i locali della scuola stessa. Il Doposcuola è aperto dal lunedì al venerdì secondo il calendario scolastico.

L’orario è il seguente:

ORARIO SERVIZI*
Accoglienza 12.35
Servizio mensa 12.40
Ricreazione 13.10
Buon Pomeriggio 13.50
Compiti e studio 14.00
Gioco e attività 16.00
Chiusura 16.30
*Gli orari sopra riportati sono indicativi, sarà nostra premura regolarli in base alle esigenze dei bambini.

Per una maggior efficacia del servizio è richiesta una frequenza costante al doposcuola. Gli educatori sono disponibili al confronto con i genitori, qualora se ne ravvisasse l’esigenza. Nel caso si decidesse di ritirare il proprio figlio dal servizio, sarà necessario fissare un appuntamento con i coordinatori; l’eventuale re-inserimento verrà valutato in base alla disponibilità dei posti.

4. ISCRIZIONI E RETTE DI PARTECIPAZIONE Per iscriversi al servizio di doposcuola è necessario compilare i moduli che vi verranno consegnati e restituirli compilati. L'iscrizione dev'essere effettuata esclusivamente dai genitori o da chi ne esercita la patria potestà. La frequenza ai servizi è subordinata al pagamento di una retta di partecipazione che si configura come contribuzione agli oneri del servizio. Le rette vengono stabilite annualmente dall'Associazione e suddivise in 9 rate mensili che si differenziano a seconda del servizio scelto. Di seguito vengono indicate le varie tipologie di servizi e le relative rette:

Tipo di frequenza 

Orari del servizio

Tariffa ridotta per i possessori di Carta Famiglia

Tariffa piena

3 giorni a settimana* 12.35 - 16.30  70 euro 90 euro
2 giorni a settimana* 12.35 - 16.30  50 euro 65 euro
Solo assistenza mensa* 12.35 - 14.00  20 euro 20 euro
Solo post-accoglienza** 15.30 - 16.30  20 euro 20 euro
* Giorni non impegnati nel rientro curricolare   **Giorni impegnati dal rientro curricolare

5. ACCESSO AI LOCALI E DELEGHE I bambini verranno accompagnati direttamente nel locale della mensa alla fine delle lezioni. L’orario di uscita per coloro che usufruiscono del servizio di assistenza alla mensa è alle 14.00; per coloro che invece frequentano il Doposcuola o la Post-accoglienza, l’orario di uscita è previsto alle ore 16.30. Per uscite anticipate rispetto all’orario indicato è obbligatorio avvisare la segreteria o i coordinatori del servizio. È possibile il ritiro dei bambini e ragazzi da parte di terzi solo ed esclusivamente se delegati dai genitori attraverso la compilazione dell'apposito
modulo da richiedere in segreteria e la copia della Carta d’identità del delegato.

6. STRUMENTI PER PUBBLICIZZARE IL SERVIZIO E’ previsto l’utilizzo, da parte di persone autorizzate, di telecamere e macchine fotografiche digitali e manuali per la pubblicità di attuali e future iniziative dell’ente. Con l'iscrizione al servizio e la firma del modello privacy la famiglia acconsente all'uso di tali dispositivi.

Per quanto non descritto o contemplato nel presente scritto, si rimanda al comune buon senso, fermo restando l’insindacabilità del giudizio espresso dai responsabili del Doposcuola.

Il Presidente Fabris Raffaele

Pavia di Udine, 21/08/2023

In missione qui... con il respiro della GMG

  • Scritto da Jessica Soardo
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Diciamo che la GMG era sempre stata un’esperienza che volevo fare nella vita, infatti se avessi potuto sarei andata a Panama, e quando ho ricevuto la mail dall’MGS mi sono detta “è a Lisbona, perché no?”. Così ho deciso di partire con le mie domande su Dio e sulla mia fede in cerca di risposte, senza lasciare a casa un po’ di preoccupazione. Siamo partiti in due, io e Tommaso, ma ero un po’ insicura perché, non avendo un legame così profondo, avevo paura di sentirmi un po’ sola, spaesata e senza un vero appoggio o una guida visto che il responsabile del gruppo ero io.

Questa sensazione è un po’ peggiorata quando siamo arrivati a Verona e ho visto tutti gli altri gruppi così numerosi. In realtà appena siamo arrivati a Lourdes la paura è svanita perché si è creato un senso di comunità così forte che non contava più da dove venissi o cosa facessi, ma ero parte del grande gruppo MGS. Posso dire che questa GMG è stata un’esperienza di crescita personale e anche spirituale. Ho avuto la conferma che me la so cavare da sola, ma in senso positivo, perché in un gruppo come quello con cui ho potuto vivere questa esperienza non mi sono mai sentita sola, ma anzi sono stata accolta da tutte le altre realtà e per i pasti abbiamo addirittura creato il gruppetto dei “senza gruppo”. Da questa esperienza mi porto a casa tutte le amicizie che ho potuto instaurare e la consapevolezza di aver fatto la scelta giusta quando ho deciso di partire.

Per quanto riguarda la mia fede in realtà sono tornata senza risposte, ma non perché non le abbia cercate. Ma proprio perché ho avuto modo di confrontarmi con le suore e i sacerdoti salesiani presenti che mi hanno fatto capire che non posso controllare e sapere tutto, ma la forza della mia fede consiste proprio nell’abbandonarsi a Dio e fidarsi, ma senza smettere di porsi domande.

La cosa che mi ha fatto sentire più serena e consapevole della mia fede è stato trovarsi in mezzo ad un milione e mezzo di giovani accomunati dallo stesso credo. Tuttavia non bisogna pensare alla GMG come un incontro di Chiesa, ma più come ad un incontro di giovani che hanno scelto di credere nello stesso Dio, ma in modo libero, senza sentirsi in obbligo o in dovere di fare niente, scegliendo come partecipare alle varie proposte e come vivere la propria fede.

Infine da questa esperienza mi porto a casa le parole di Papa Francesco che, come ogni volta, sanno come colpirti dritto nel petto come un pugno, quasi come se quello che dice fosse modellato sulla tua vita, sulla tua storia e sul tuo percorso.

Posso dire di fare veramente parte della gioventù del Papa e della Chiesa giovane che questa esperienza mi ha permesso ti toccare con mano.

Concludo, citando proprio le Sue parole, augurando a tutti di non avere paura, ma di trovare il  coraggio di alzarsi, proprio come ha fatto Maria, e inseguire i propri sogni e desideri e non avere paura di amare perché l’amore è un rischio, ma vale la pena correrlo. Quindi amate, correte e vivete perché Dio è sempre con voi.

Marta Band