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FOGLIO SETTIMANALE 21/08 - 28/08

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XXI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - DOMENICA 21 AGOSTO 2022

LA CHIAMATA UNIVERSALE ALLA SALVEZZA

Il profeta Isaìa (I Lettura) evidenzia l’universalità della salvezza, annunciando il pellegrinaggio di tutti i popoli – giudei e pagani – verso la città santa, Gerusalemme, ove vedranno la gloria del Signore, che dona pace e salvezza, e ne diventeranno i testimoni. Dio vuole fare di tutti noi un’offerta a lui gradita. Nel contesto del viaggio pasquale verso Gerusalemme, Gesù Maestro (Vangelo) insegna ai suoi discepoli che tutti sono chiamati a partecipare al banchetto pasquale della vita nuova – a sedere a mensa nel regno di Dio –, passando attraverso la porta stretta della croce, cioè della conversione, della pratica del Vangelo, del perdono reciproco, dell’amore donato senza limiti, della fedeltà alla propria vocazione, disposti anche a perdere la vita per salvarla. L’autore della lettera agli Ebrei (II Lettura) ci offre una meditazione sulla pedagogia divina. Come un padre buono corregge i suoi figli perché vuole il loro bene, così il Padre tenerissimo ci pota, ci ammonisce attraverso la sua Parola e le prove della vita perché non deviamo dalla via santa del Vangelo. Beati noi invitati al banchetto eucaristico, in cui ci è dato il pegno della gloria futura!

Nessuno può considerare la sua appartenenza a Cristo come garanzia di una facile salvezza. Questa, infatti, è una grazia che va accolta e condivisa in una vita spesa per Dio e per i fratelli.

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La Domenica

FOGLIO SETTIMANALE 14/08 - 21/08

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XX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - DOMENICA 14 AGOSTO 2022

ACCONSENTIRE ALL'UMILIAZIONE

Era scandalosa la predicazione di Geremìa! Era arrivato a dire: «Servite il re di Babilonia e vivrete» – cioè accettate di essere sconfitti e vivrete! Perché il profeta aveva capito che Dio chiedeva al suo popolo di acconsentire ad essere messo a nudo e umiliato. E lo proclamava con forza. Fu quindi accusato di scoraggiare il popolo d’Israele e gettato nella cisterna. Acconsentire all‘umiliazione non è quello che il Signore chiede anche oggi alla sua Chiesa? Ed è senz’altro molto doloroso. Ci sembra talvolta di perdere tutto. E come mai il Signore ci fa passare oggi per tale prova? Se non perché finalmente ci convertiamo e ci gettiamo nel fuoco del suo amore, quel fuoco che Gesù è venuto a gettare sulla terra? Quel fuoco, Gesù l’ha acceso in mezzo a noi attraverso il Battesimo della sua morte in croce. Di fronte alla gioia che gli era posta dinanzi, Gesù si sottopose alla croce, disprezzando il disonore, per onorare ciascuno di noi, per accendere un grande fuoco che trasformasse la storia, per essere roveto ardente di misericordia per tutti noi! Allora la Chiesa, così purificata dalla misericordia divina, sarà roveto ardente per il mondo!

Nel mondo, che sempre mal sopporta i veri valori spirituali, chi vuole seguire Cristo diventa necessariamente segno di divisione. Se spesso ci sentiamo rifiutati, ricordiamo che il primo a pagare, e a caro prezzo, è stato proprio il Cristo.

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FOGLIO SETTIMANALE DAL 07/08 AL 15/08

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XIX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - DOMENICA 7 AGOSTO 2022

NON TEMERE PICCOLO GREGGE

Al popolo, tentato di dubitare del passaggio del Signore e della liberazione, l’autore del libro della Sapienza invita a comportarsi da «figli santi e giusti, sicuri delle promesse di Dio» (I Lettura). Benché sempre messi alla prova, i credenti – ci ricorda il passo della lettera agli Ebrei – hanno la garanzia di un grande avvocato presso Dio, Gesù Cristo, che ha attraversato i cieli e dischiude il passaggio nel santuario di Dio. Nel cammino verso questa dimora certa noi, discepoli del Signore, non abbiamo alcun timore perché, sebbene piccolo gregge, siamo i depositari del Regno che il Padre prepara a chi gli è fedele. Quel che ci è richiesto è la vigilanza nel cammino, perché la perfezione evangelica non sta nella presunzione d’essere a posto in tutto, quanto nel lavoro costante su noi stessi, con un sano discernimento, per rendere la nostra vita sempre più saggia e conforme a quanto Gesù indica nel Vangelo come via al Padre. Chiediamo allora al Signore di vegliare sempre su di noi e di avere l’anima costantemente in attesa dell’avvento del suo Regno, perché esso non ci colga di sorpresa e impreparati, ma pronti e ben disposti.

La vita cristiana deve essere una vigile attesa. Anche se in certi periodi può sembrare che il padrone, il Signore, non venga, non dobbiamo mai dimenticare che, se la data è incerta, è certo che egli verrà.

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FOGLIO SETTIMANALE 31/07 - 07/08

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XVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - DOMENICA 31 LUGLIO 2022

CERCATE LE COSE DI LASSU'

La vita degli uomini, spesso caratterizzata dall’inquietudine del domani, può condurre a un pessimismo senza riscatto (I Lettura). In realtà, questo avviene per una vita senza Dio e sarà Gesù, a rivelare in verità e pienezza il significato della vita umana. A un uomo che chiede: «Di’ a mio fratello che divida con me l’eredità», Gesù risponde mettendolo in guardia dall’avidità sfrenata di possesso (Vangelo). Quel «Di’» è lo stesso usato da Marta, affinché Gesù inviti la sorella Maria ad aiutarla nei lavori di casa. Di’ a mio fratello, di’ a mia sorella, sono richieste sensate e giuste, ma Gesù va oltre la giustizia umana. Non vuole, infatti, mediare nelle controversie terrene, ma rivelarci il senso vero delle relazioni: con i fratelli, con le cose, con Dio. E non ci insegna il disprezzo dei beni, né l’indifferenza per la generosità di Marta. Tutte queste cose hanno però senso solo se riferite a Dio e, di conseguenza, ai fratelli e alle sorelle che ci vengono dati, perché, dopo l’incarnazione, solo onorando anche il fratello possiamo onorare Dio. Significativo l’invito di Paolo: «Cercate le cose di lassù» (II Lettura). È veramente ricco solo chi sa riconoscere i doni di Dio. 

Una vita non orientata a Dio è vanità! Come cristiani, riconosciamo i veri doni che ci sono dati: la Parola e l’Eucaristia, e ridoniamoli nel servizio generoso ai fratelli. Accumuliamo tesori davanti a Dio.

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