L'ORATORIO DI PAVIA DI UDINE NASCE L'8 DICEMBRE 1989 DA UN PICCOLO SEME CHE PORTAVA CON SE' LA PASSIONE PER L'EDUCAZIONE. E' CRESCIUTO COME UNA RETE DI RELAZIONI CHE SI E' ALLARGATA OLTRE IL CONFINE DEI SUOI MURI. L'ORATORIO E' UNA COMUNITÀ APERTA DI GIOVANI, ADULTI, BAMBINI, FAMIGLIE, RELIGIOSE, LAICI, PARROCCHIANI, ...

FAMIGLIE INFORMATE SUI FATTI - IL 20 GIUGNO TUTTI A ROMA-

  • Hits: 664

Nell'era dei media, dei social e dell'informatizzazione a tutti i costi, è possibile, e anche piuttosto semplice, nascondere le notizie con estrema facilità!

E' sufficiente che un'informazione venga ritenuta non abbastanza "politically correct" o che possa andare controcorrente, perché passi in secondo piano e non abbia la dovuta visibilità.

E' probabilmente questo il caso..

Molti di voi avranno certamente figli, nipoti, cugini, amici cari che frequentano la scuola, dal nido alle superiori.. Ma forse non tutti saranno a conoscenza del fatto che all'articolo 26 della "Dichiarazione Universale dei diritti umani" si può leggere che "i genitori hanno diritto di priorità nella scelta del genere di istruzione da impartire ai propri figli"..

"Bello! Giusto! E quindi?"

E quindi, sarebbe auspicabile che questo diritto fosse rispettato e che nelle nostre scuole, fosse data alle famiglie la possibilità di conoscere approfonditamente (e non solo attraverso titoli generici) le iniziative proposte agli allievi, così da permettere ai genitori di aderire o mostrare il proprio dissenso nei confronti di tali attività. 

Parlando con molti genitori i cui figli frequentano scuole nel Triveneto, ho appreso con sgomento che è più frequente di quanto si possa pensare che taluni argomenti, la cui trattazione è stata fino ad ora lasciata alla sensibilità della famiglia, vengano affrontati in classe in maniera sistematica, non casuale o come risposta a quesiti posti dagli allievi, e senza tener affatto conto della sensibilità dei bambini. 

Molti, avranno letto sui giornali le polemiche relative al Kit di giochi contro l'omofobia per bambini della scuola dell'infanzia adottato da alcuni istituti di Trieste.. Kit che trova ispirazione in un documento autorevole redatto dall'Organizzazione Mondiale della Sanità.

E proprio a proposito di questo, varrebbe la pena spendere qualche minuto del proprio tempo dando un'occhiata al suddetto documento dell'OMS "Standard per l'educazione sessuale in Europa", (magari con particolare attenzione dalla pagina 40 in poi) elaborato nell'ormai "lontano" 2010 e da cui però si sta cominciando ora a prendere spunto per alcune proposte di attività "educative" nelle scuole (perché così tante virgolette? perché spero siano sufficienti a sottolineare l'ironia, seppur amara, con cui descrivo il fatto..). Tra le informazioni da dare ai bambini nelle diverse fasce d'età proposte dal documento, la masturbazione infantile precoce (0-4 anni), relazioni con persone dello stesso sesso (4-6 anni), scelte riguardanti la genitorialità e la gravidanza (6-9 anni), contraccezione e aborto (dai 12 anni in su)

Pochi, immagino siano ben informati.. Forse nessuno..

E, d'altra parte, come sarebbe possibile dal momento che, ora che per questo documento si avvicina a grandi passi il tempo della sua attuazione, parziale o totale, non ci è dato saperlo, nessuno ne parla?

Avrete sentito almeno accennare alla questione dei "Gender", per cui si parte dal presupposto che, benché si nasca maschi o femmine, è un totale e assoluto diritto dell'individuo modificare il proprio genere, qualora non lo si sentisse adeguato alla propria persona. E non solo, ma anzi, la scoperta del proprio genere, indipendente da quello di nascita, è da favorire nei bambini fin dalla tenera età. Ne ha parlato il nostro Papa, Francesco, se ne è scritto su alcuni quotidiani, per lo più cattolici, se ne è dibattuto, ma con molta meno intensità rispetto ad altre notizie del calibro di "i 10 modi per sfuggire al calore dell'estate" o "Il matrimonio del principe di Svezia con la bella ex modella".

A tutto ciò si uniscono i tentativi di approvazione delle leggi riguardanti le unioni civili, che se per certi aspetti potrebbero essere anche comprensibili (penso, ad esempio, alla possibilità di accudire il proprio congiunto in ospedale, rientrando quindi nel suo nucleo familiare), aprono le porte a orizzonti che invece non condivido affatto, come l'adozione anche da parte di coppie omosessuali o di persone single, ledendo così il diritto ad avere una mamma e un papà (come se per lo sviluppo del bambino la figura maschile e quella femminile fossero assolutamente equivalenti).. e a mio parere, a poco valgono le motivazioni del tipo "Conta l'amore", "meglio due papà che si amano che una mamma e un papà che si lanciano i piatti". I rapporti umani sono simili per tutti, e un matrimonio gay non ha garanzia di successo come non può averlo uno etero! Tanto meno l'esistenza del primo può essere giustificata dalla presenza di nuclei familiari con un solo genitore o con figure di un unico sesso (creatisi ad esempio a causa di un lutto). Sarebbe come sostenere che dato che a qualcuno, per sfortunati eventi della vita, è stato amputato un braccio e nonostante ciò vive bene comunque, sia logico e naturale poter scegliere autonomamente di vivere con un braccio solo!

Non parliamo neanche di uteri in affitto, bambini in provetta e cose del genere.. 

Sia ben chiaro, non voglio trattare l'argomento "sessualità" come un tabù o negare l'esistenza di scelte di vita omosessuali, e tanto meno giudicare tali scelte. Da donna, moglie, madre e prima ancora cattolica, desidero però scrivere a tutela della famiglia, convinta che la parola FAMIGLIA sia sufficiente di per sé, e che gli aggettivi "naturale" o "tradizionale" siano superflui, se non dannosi.

Una certa educazione sessuale, le leggi ora in discussione anche nel parlamento Italiano (ad esempio il ddl Cirinnà), le scelte Gender-Friendly .. sono tutti passi verso lo snaturamento della famiglia e dell'uomo stesso, che, intento a giocare ad essere Dio sulla terra e unico sovrano di sé stesso, si allontana sempre di più dalla sua natura di Creatura verso l'autodistruzione. Trovo inoltre che insinuare il pensiero che si possa scegliere se essere maschietti o femminucce non solo sia disorientante nei bambini ma anche irrispettoso nei confronti di chi, pur non riconoscersi pienamente nel proprio corpo, si sforza di vivere, anche se con sofferenza, la propria vita, riuscendosi ad accettare ogni giorno per quello che è e per come è nato. 

Per portare a conoscenza di tutti il documento dell'OMS, la questione dei Gender, la cosiddetta battaglia all'omofobia, che imbavaglia la bocca a chi, nel pieno rispetto delle decisioni degli altri, e, prima ancora, dell'essere umano, voglia comunque sostenere ed affermare il valore della famiglia formata da una mamma, un papà e dai figli frutto del loro amore, il Comitato "Difendiamo i nostri figli", organizza per il 20 giugno 2015 alle ore 15.30 un grande raduno in piazza san Giovanni a Roma. L'iniziativa è sostenuta dal Vicariato di Roma e da numerosi gruppi cattolici e non.

L'invito a partecipare, è rivolto a tutti: famiglie, single, giovani ed anziani, cattolici e non, che condividano il desiderio di proteggere la famiglia dagli attacchi che sempre più spesso e sempre più violentemente cercano di minarla, proprio nelle sue fondamenta.

Se non potete partecipare personalmente, vi invito ad essere Persone e Famiglie ATTENTE, INFORMATE sui fatti ed ATTIVE!

Di seguito riporto alcuni link relativi alla manifestazione e di informazioni utili, così da poter approfondire i temi di cui ho accennato.

Io a Roma ci andrò, con tutta la famiglia al seguito, e spero potrò riportare notizie positive!

Per chi fosse interessato a partecipare, in giornata, alla manifestazione

(partenza da Udine ore 03.00 del 20/06 e rientro ore 6.00 del 21/06),

contattare Roberto Rossi 338 6421400

parrocchia di san Pio X -Udine-

Arianna De Marchi

Udineza generale del Papa sulla FAMIGLIA

articolo da "LA VITA CATTOLICA"

articolo da "AVVENIRE"

Proposta di LA MANIF POURTOUS

Sostegno del Vicariato di Roma